Una storia olimpica di coraggio al femminile



Anna Korakaki è diventata la prima atleta greca a vincere con due medaglie olimpiche nella stessa competizione dal lontano 1912, rendendola anche una delle atlete greche più decorate di sempre. Nata l’8 aprile 1996, a Drama in Macedonia in Grecia, Anna è una tiratrice. Ha rappresentato la Grecia in queste Olimpiadi estive di Rio 2016, vincendo una medaglia d'oro nella pistola 25m e una medaglia di bronzo nella pistola ad aria compressa 10m.
All'età di 20 anni questa giovane fanciulla è stata capace di salire in cima al mondo nella disciplina olimpico del tiro ... Ma dietro al suo successo, vi è una storia poco raccontata, che parla di suo padre, dei suoi sforzi come allenatore e nel suo modo di allenarla con mille difficoltà e mille problemi. Ci raccontano di un “centro di allenamento” praticamente fatto a mano dove c’erano solo alcuni bersagli e un tetto in legno fatto in modo da non bagnarsi quando il tempo non era bello. Nonostante queste condizioni, però, il suo cuore greco e la sua volontà sono stati abbastanza forti per farle condurre una gara ineccepibile e diventare campionessa olimpica contro le forti atlete provenienti dalla Germania, dalla Cina, ecc .. che hanno avuto certamente migliori strutture di formazione e maggiore facilità nell’allenarsi.
Come nella maggior parte dei paesi, le atlete come Anna non sono conosciute e salgono alla ribalta solo quando ottengono un importante successo olimpico.
Dopo la grande vittoria di Anna nella sua città natale qualcuno è andato nel suo “centro di formazione '' per abbattere le strutture in modo che non fossero viste nelle televisioni degli altri paesi del mondo. Ma purtroppo per loro alcune foto sono state pubblicate così da rendere il nostro paese ancora una volta così povero di fronte all’opinione pubblica.
Dopo le Olimpiadi in Grecia nel 2004, tutti gli impianti olimpici sono poi rimasti vuoti. L’Università di Atene e la Facoltà di Educazione fisica e dello Sport, dove ho preso la mia laurea, hanno chiesto ai vari politici di dare dei servizi agli studenti universitari e agli atleti professionisti in maniera tale di poter mantenere queste strutture ancora attive. Oggi nel 2016 questi impianti sono vuoti, pieni di immondizia, e i nostri atleti, stanno cercando di allenarsi negli altri paesi o come Anna si allenano in  strutture create in modo di pagare un costo non troppo elevato. E’ un vero peccato, perché Anna e gli altri potrebbero fare ancora meglio. Ma nonostante tutto il cuore greco e il nostro orgoglio ci hanno sempre fatto trovare la strada per il successo, dandoci un po’ di gioia in questi giorni bui.
Ben  fatto Anna!
Nikos Siaflas



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