A volte ritornano

L'anno passato c'era una squadra fantastica che giocava un futsal in grado di fare appassionare anche i tifosi più scettici e disincantati. L'anno passato quella grande squadra composta, per la maggior parte, da ragazze di grande spessore umano prima che professionale, arrivò ad un passo dallo scudetto e dalla Coppa Italia superata solo dall'Isolotto Firenze di Gimena Blanco. Fu una stagione travolgente fatta di grandi vittorie e di partite giocate con grande determinazione. Una stagione memorabile da mettere nell'albo d'oro della nostra Polisportiva.

Fino all'ultima giornata, quelle ragazze giocarono senza pensare a quello che gli stava succedendo intorno. L'unico pensiero era quello di dare sempre il massimo, per loro stesse ma soprattutto per quella maglia che indossavano.

Oggi quella grande squadra  non esiste più, non si è iscritta al campionato e molte di quelle ragazze, a malincuore, dopo aver cocciutamente aspettatto un possibile miracolo, hanno deciso di cambiare maglia.

Quella squadra era la S.S. Lazio C5 Femminile.

Ieri, in quel di Frosinone, si è giocata una partita che ha messo di fronte due delle ragazze simbolo di quelle squadra meravigliosa, come recitava una bandiera molto in voga negli anni settanta allo Stadio Olimpico: Martina Cacciola e Agostina Chiesa. Entrambe avrebbero voluto restare nell'Urbe, ci hanno sperato con tutto il loro cuore. Fino all'ultimo, aspettando che arrivasse quella chiamata tanto attesa.

E invece ... ma è inutile e stucchevole riprendere discorsi già fatti.

Martina, tornata nella sua Calabria, è migliorata partita dopo partita, acquisendo sempre maggiore fiducia nei suoi già grandi mezzi (vincere uno scudetto da giovanissima mica è da tutte, o no?). E' arrivata così ad indossare la maglia della nostra Nazionale in un crescendo wagneriano. Agostina invece tornata nel "suo" Racing Club de Avellaneda, è tornata quel numero undici, alla Beppe Signori, dal sinistro implacabile e imprevedibile. Croce per gli avversari, delizia per i propri tifosi.

Ora le attende un grande compito, Martina può arrivare a coronare  un sogno: come tanti anni fa vincere qualcosa di importante con una squadra della sua terra, Agostina deve salvare una compagine che ha avuto qualche battuta d'arresto di troppo.

Ieri in tribuna erano presenti anche due altre ex calciatrici biancocelesti: Ramos Collalti, Laziale prima di tutto, passionale tifosa di Curva (ricordate il coro "Gioca bene o gioca male ..." ecco per noi era così con lei in campo c'era una bandiera) e Antonella Corio che ha vinto con i nostri colori una Supercoppa Italiana e che ha avuto il grande coraggio di rimettersi in gioco scendendo in una categoria inferiore, mostrando carattere come quando indossava la vecchia maglia biancoceleste.

Noi vi auguriamo che tutti i vostri sogni possano realizzarsi. 
Perchè lo meritate! 

 

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