Lo sfogo di Elisabetta Cortani riguardo la violenza sulle donne
Elisabetta
Cortani è da sempre schierata in prima linea contro la violenza sulle
donne, un fenomeno che, nonostante i tanti appelli, è in costante
aumento, cifre che fanno venire i brividi: sono oltre cento, in un anno,
le donne che in Italia vengono uccise dagli uomini, spesso proprio da
coloro con cui hanno avuto una storia.
Ma
non solo, sono in aumento anche le violenze quotidiane, spesso neppure
denunciate, violenze che spesso sembra impossibile fermare.
Una violenza dalle molteplici facce.
Secondo
i dati rilasciati dall'Istat sono quasi sette milioni le donne che nel
corso della loro vita hanno subito una forma di abuso. Cifre
incredibili, eppure drammaticamente vere.
Oggi
riflettendo su tutto questo e su quello che spesso si legge nei
cosiddetti "social", Elisabetta Cortani si è sfogata ed ha deciso di
riprendere, se possibilie ancora con maggiore intensità, la battaglia
intrapresa ai tempi della vicenda di Chiara Insidioso.
Il
duro sfogo di chi da anni si batte instancabilmente per arginare questa
triste piaga:
"Continuo a leggere post e commenti infelici su un argomento che fa male
a ogni donna che almeno per una volta nella sua vita, ha subito un'onta
così pesante per la sua dignità! vorrei rispondere a questi personaggi
che dietro una tastiera, riescono a sminuire una piaga così grande. Sì
perché questa è una piaga sociale che ormai va avanti da anni !! vorrei
chiedere loro se magari hanno provato a domandare alle proprie sorelle
alle mamme alle fidanzate se solo una volta nella vita hanno subito ciò .
So per certo che molte donne custodiscono e spesso vogliono dimenticare
quanto subito per vergogna, per reticenza, per paura di essere messe
alla gogna, denunciate querelate infamate... Questo è il vero motivo del
silenzio non accade solo ad attrici e modelle bellissime accade ovunque
ogni giorno... sono certa che se in Italia soltanto mille di noi
trovassero la forza di passare per pazze per bugiarde, di essere messe
alla gogna... molti di voi non sarebbero più leoni da tastiera!!! Un
religioso silenzio diventerebbe l'unica cosa giusta nel rispetto di chi
spesso subisce in silenzio perché ha paura di fronte alla potenza di chi
può difendersi in un'aula di tribunale attraverso avvocati autorevoli.
Spesso cari uomini le donne tacciono per tutto ciò".
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