Una festa in casa della S.S. Lazio Calcio Femminile

"Il mio amico Eric" è uno dei migliori film sul calcio mai prodotti nel corso degli anni, diretto da Ken Loach uscì nel 2009. Uno degli attori protagonisti è Eric Cantona, campione del Manchester United, che interpretava se stesso. All'interno della pellicola c'è un eloquente dialogo tra un vecchio tifoso dello United ed Eric Cantona:

- "Il momento più bello di tutti?". chiede il tifoso al fuoriclasse francese.

- "Non è stato un goal".

- "E' per forza un goal, certo che è un goal". Insiste il tifoso.

- "No, è stato un passaggio."

- "Ah ricordo, Irwin contro gli Spurs, sì splendido".


- "Sapevo quanto era bravo sia di sinistro che di destro, era veloce come un lampo, ho toccato di esterno tutti sorpresi, lui ha tirato in corsa ed il mio cuore ha preso il volo".

- "Un regalo".

- "Sì quasi un'offerta al grande Dio del calcio".

- "E se avesse sbagliato?".

- "Devi fidarti dei tuoi compagni in ogni caso, altrimenti tutto è perduto".

Questo è il clima che si è respirato ieri sera alla festa di compleanno che la Presidente Elisabetta Cortani ha organizzato insieme alle sue ragazze, al tecnico, ai dirigenti ed ai tanti tifosi presenti. Perché questa S.S. Lazio C.F., come si è visto anche sul campo nel corso di questa scoppiettante stagione, non è una semplice squadra di calcio come tante, è molto molto di più! Questa squadra è una famiglia composta da persone che si stimano, che si vogliono bene, che sono pronte a sacrificarsi e a dare tutto l'una per l'altra. 
Magari anche a rinunciare, come Cantona, a quella rete che sembrava già fatta per passare la sfera sui piedi di una compagna che ha bisogno di conquistare maggior fiducia in se stessa. 

Il motivo è semplice ed il merito è tutto del Presidente e dei suoi collaboratori che sono stati lungimiranti nello scegliere delle calciatrici prima di tutto tifose biancocelesti, valore indispensabile per dare quel cambio di passo, nei momenti in cui la strada diventa improvvisamente in salita e c'è bisogno di spingere tutti nella stessa direzione, all'unisono.

A fine serata, c'è stato il momento più bello quando è partito il vecchio inno della S.S. Lazio, datato 1977, di Aldo Donati "So' già du' ore".

Tutte le calciatrici presenti, insieme al Presidente ed ai dirigenti l'hanno cantato con la passione e l'orgoglio di far parte di una storia così lunga, prestigiosa e vincente. Guardandole, anzi sarebbe meglio scivere ammirandole, cantare era uno spettacolo nello spettacolo, perché ricordavano a memoria tutte le parole, cosa non semplice se ripensate agli atleti della nostra Nazionale di calcio che spesso sembrano studenti balbettanti alle prese con un'ostica interrogazione di matematica mentre schierati al centro del campo parte il nostro inno Nazionale.
Ieri sera, invece le ragazze della Lazio C.F. le urlavano al cielo quelle parole, come se fossero allo stadio, con la gioia di fare parte di questa splendida famiglia che è questa bella S.S. Lazio C.F.

E' scesa qualche lacrima, qualcuno ha fatto finta di nasconderla, alla fine tutto si è concluso con un grande abbraccio propiziatorio perchè mancano ancora le partite più importanti della stagione come la prossima semifinale di Coppa Italia in calendario il 2 di aprile in quel di Monterotondo.

Ma loro, come Cantona, si fidano della loro compagna di squadra e unite, come una famiglia biancoceleste, possono regalarci un sogno atteso da tanto tempo.

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