Gimena Blanco vestirà la casacca numero 10

Per tutti gli appassionati di calcio, o meglio del fútbol, il numero dieci evoca l’Argentina e la sua Nazionale.


Il primo calciatore argentino che ricordo indossare la maglia albiceleste con il numero 10 è stato Mario Alberto Kempes. Era il 1978 e la sua Nazionale vinceva il primo campionato del mondo in una finale al cardiopalma contro i favoriti olandesi con il loro calcio totale. «Il rumore, fuori dalla cancha, i saluti, le bandiere,.. Quando esce la squadra già cominciano a cadere i coriandoli di carta dagli spalti». Così ricorda il campione argentino il suo ingresso in campo. Le famose “coriandolate” dei tifosi argentini, poi importate anche qui nelle nostre curve.


Strana la storia di Kempes in quel mondiale, nei primi tre incontri, tra l’altro disputati nella capitale Buenos Aires, non riuscì mai ad entrare nel tabellino dei marcatori. Poi inizierà a segnare reti importanti come quella che regalerà il titolo all’Argentina. In finale, sono scoccati i supplementari e Kempes segna la rete più importante quella del 2-1. Varrà la Coppa del Mondo!



Quattro anni più tardi si disputò il mondiale in Spagna quello vinto dall’Italia di Paolo Rossi. Kempes avrebbe dovuto indossare ancora la mitica 10… però «A Maradona avevano dato l’11, ma lui non lo voleva, mi chiese di fare a cambio, l’ho abbracciato e gli ho detto di sì: tu sei il più grande».


Su Maradona è stato scritto tanto e forse la descrizione migliore l’ha fatta Emir Kusturica, il regista cinematografico appassionato di calcio: «Diego è un’icona. La più grossa icona degli ultimi venti o trent’anni, su questo non c’è dubbio. E la sua non è una popolarità costruita dai media, dalla Coca-Cola o dalla Pepsi, come accade per i giocatori di oggi Se Diego è diventato un’icona è stato grazie alle sue partite e ai suoi gol, non a quello che faceva fuori dal campo».


Oggi nel Barcellona gioca un altro 10 proveniente dall’Argentina: Lionel Messi considerato tra i calciatori più forti di tutti i tempi. Nato a Rosario nel 1987 ha già vinto tantissimo: oltre a campionati e coppe nazionali, può vantare tre Champions League, due Supercoppa Uefa e due campionati del mondo per club. Con la Nazionale argentina, un campionato del mondo under 20 e l’oro olimpico a Pechino nel 2008


Già Pechino 2008… le Olimpiadi, qui con la Nazionale argentina femminile giocava Gimena Blanco. Non arrivò l’oro olimpico, ma solo due anni prima, a Mar del Plata, era  riuscita sempre con la maglia del suo paese a vincere contro gli eterni rivali del Brasile il Sudamericano. Le ragazze brasiliane furono sconfitte per 2-0 e per la prima volta il trofeo arrivò in Argentina.



In questi caldi giorni di questa torrida estate, Gimena Blanco è tornata in Italia per vestire la maglia l’Olimpus, che vuole bissare le vittorie dell’anno precedente. Ed ha pensato a lei. 


Non avrà più il numero 19 sulle spalle quello con cui ha vinto tanto qui in Italia, anche con la S.S. Lazio delle meraviglie, quella imbattuta in campionato e coppa. Nella stagione che sta per iniziare indosserà il numero che aveva in Nazionale il 10


Visti i suoi tanti successi e la sua storia professionale il 10 è quello che, oggi, le si addice di più, ora che è consacrata una campionessa di primissimo piano. Una bandiera del futsal e una bandiera del calcio femminile argentino.


Bentornata GB10!

Commenti

  1. Per tutti gli appassionati di calcio, o meglio del fútbol, il numero dieci evoca l’Argentina e la sua Nazionale. Sono stato anche molto fortunato a ottenere la maglie calcio poco prezzo firma di Messi l'anno scorso. Questa è una gloria per me. Sono molto felice.

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