La squadra femminile che ha portato l'Amazzonia ai vertici del calcio
Quando l'arbitro ha dato il
fischio finale della seconda semifinale del Campeonato Brasileiro femminile, le
calciatrici dell'Iranduba sono cadute in ginocchio, il disappunto e la
stanchezza erano dipinte sui loro volti.
Avevano giocato due grandi partite, ma non era bastato alle ragazze in maglia verde chiaro per superare il Santos e arrivare in finale per la prima volta nella loro storia.
Avevano giocato due grandi partite, ma non era bastato alle ragazze in maglia verde chiaro per superare il Santos e arrivare in finale per la prima volta nella loro storia.
Non è stata comunque una vittoria
facile per le ragazze del Santos. Negli
ultimi dieci minuti il punteggio era di 2-2, e le ragazze in maglia verde
erano state sconfitte per 2-1 nella gara di andata così una rete le avrebbe
qualificate. Ci hanno provato in tutti i modi, con ostinazione, ma nei secondi
finali il
capitano del Santos Brena ha segnato, con un tiro dalla distanza, rendendo
inutili gli ultimi sforzi dell'Iranduba.
Nonostante
tutto però, questa sarà ricordata come una della migliori stagioni per
l'Iranduba, un club di una città di poco più di 40.000 abitanti situata nel
mezzo della giungla amazzonica.
Nella gara casalinga 25.371
abitanti erano letteralmente "impacchettati" dentro allo stadio per
sostenere la loro squadra.
Quel giorno sugli spalti c'era, di gran lunga, la più grande folla per una partita di calcio femminile giocata in
Brasile. Ma ha
anche superato i 22.433 tifosi che hanno partecipato alla finale femminile di
Champions League di quest'anno a Cardiff.
In
un paese in cui un campionato nazionale femminile non esisteva fino al
2013, è un'impresa spettacolare!
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