La S.S. Lazio Calcio Femminile vista da una storica tifosa.

Abbiamo incontrato Romina che segue con passione le vicende della S.S. Lazio C.F. 1969 ne è nata un'intervista che vi riportiamo.

   - La stagione della S.S. Lazio C.F. sta per terminare, tu che l’hai sempre seguita sugli spalti con passione ci dici quale è stato il giorno più bello?  
Questa per la SS Lazio CF è stata una splendida stagione, non era facile ripartire da zero e solo la “Pres” poteva riuscire in questa impresa. Le ragazze anche nei momenti di difficoltà “da Laziali” non hanno mai mollato. Il momento più bello sicuramente la vittoria con la Vis Roma con il primato del girone e la semifinale di Coppa Italia vinta contro il Frascati”. 

          - e quello più triste?
 Il più triste è recente, la sconfitta contro il Real, in Coppa Italia. Da mamma vedere le lacrime delle ragazze fa male”. 

·        -  Domenica ci attende l’ennesima sfida con la “bestia nera” di questo campionato, quali sono le tue sensazioni?  
Per scaramanzia preferisco non rispondere. Mi aspetto comunque una bella partita, combattuta, come giusto che sia”.
 
·        -  Da “veterana” del tifo biancoceleste ti vediamo sempre in prima fila ad incitare le ragazze in campo, bandiere, fumogeni, megafoni e cori, quanto è contato l’apporto del vostro tifo?
Diciamo che con le altre mamme/papà e con i fedelissimi, che seguono sempre le ragazze anche in trasferta, cerchiamo sempre di non far mancare il nostro incitamento, sappiamo che per loro averci lì è importante. Per il futuro mi auguro che queste ragazze siano ancora più seguite, se lo meritano per tutti i sacrifici che fanno e per l’amore che hanno per l’aquila che portano sul petto”. 



·         - Per concludere un salto nel passato… la scenografia più bella della Curva Nord che ricordi e la trasferta più emozionante.

La curva Nord è la regina indiscussa delle scenografie, ne sono state create di meravigliose e sceglierne una è difficile ma ce ne sono due che ricordo con piacere: La prima una vecchia scenografia degli Eagles: quella in cui era rappresentato il sole che sorge con sotto scritto “ SOLO I VILI E I MEDIOCRI CONOSCONO LA SCONFITTA. NOI SIAMO GRANDI E RISORGEREMO”. In quanto penso rispecchi in pieno la nostra lazialità, il non mollare mai anche nei momenti di difficoltà. La seconda più recente, l’Adone e Venere con la splendida frase “A TE HO GIURATO FEDELTA’ ETERNA A TE DARÒ ETERNO AMORE “. Di trasferte non ne ho fatte tantissime, ma quella che ricordo con più piacere è la prima che ho fatto a Firenze, con la mia mamma. Come tutte le prime volte è rimasta indelebile nella mia memoria e poi ci tenevo così tanto ad andare in trasferta e finalmente ero riuscita a convincere i miei genitori”.



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